I migranti della salute in aumento dopo lo stop dovuto alla pandemia

Dopo gli anni più duri dell’emergenza Covid-19, tornano ad aumentare i migranti della salute, ovvero le persone che si spostano dalle proprie città e regioni per motivi sanitari. A lanciare l’allarme è CasAmica ODV che dal 1986 è impegnata ad accogliere i malati costretti a curarsi lontano da casa e i loro familiari. L’aumento è confermato anche dall’ultima rilevazione sulla mobilità sanitaria dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas), dalla quale emerge che, dopo il netto calo del 2020, a partire dal 2021 sono tornati a crescere i ricoveri ospedalieri interregionali, che vedono il Nord Italia (in particolare Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto) come meta principale per coloro che devono curarsi.

In 37 anni di attività CasAmica ha offerto accoglienza a 100mila pazienti e familiari accompagnatori. Solo nel 2022, l’organizzazione ha aperto le porte a circa 5mila persone presso le sei Case tra Milano, Roma e Lecco, per quasi 40.000 notti di ospitalità, con un incremento del 18% rispetto al 2021. In tutte le strutture gli ospiti trovano non solo una sistemazione confortevole ma anche il pieno sostegno degli operatori di CasAmica e di oltre 120 volontari che restano al loro fianco per tutto il percorso di cura, supportandoli sia a livello logistico che emotivo. 

Tra le persone che hanno bisogno di accoglienza ci sono anche tanti bambini e ragazzi, secondo la ricerca Censis “Migrare per curarsi”, infatti, sono ben 71mila i minori che ogni anno si spostano dalla loro città per sottoporsi a cure mediche e chirurgiche. Un dato che ha spinto l’organizzazione a realizzare a Milano una struttura interamente dedicata ai bambini e ad attivare servizi specifici per i più piccoli anche a Roma, al fine di aiutarli a condurre il più possibile una vita normale nonostante la lontananza da casa e la malattia. 

Per rispondere al sempre crescente bisogno CasAmica sta realizzando una nuova struttura di 3mila metri quadrati tra interni ed esterni, con spazi dedicati anche ai più piccoli, alle porte di Milano, città che ospita importanti poli di eccellenza sanitaria come l’Istituto Nazionale dei Tumori, l’Istituto Neurologico Carlo Besta e l’IRCSS Ospedale San Raffaele di Milano.

La nuova casa di accoglienza  sorgerà vicino all’IRCSS Ospedale San Raffaele, non lontano dall’Istituto Nazionale dei Tumori e dall’Istituto Neurologico Carlo Besta. Sarà strutturata su 4 piani e potrà ospitare fino a 60 persone al giorno. L’ampia superficie degli interni consentirà di realizzare una trentina di stanze e miniappartamenti per gli ospiti, alcuni dei quali riservati a pazienti particolarmente fragili che necessitano di una degenza separata. Oltre alle stanze destinate ai malati e ai loro accompagnatori, in ogni piano sarà prevista un’area comune, composta di sala e cucina

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