L’impatto del Covid-19 in Africa è “ampiamente sottovalutato”

L’impatto del Covid-19 in Africa è stato ampiamente sottovalutato, avvertono i ricercatori in uno studio pubblicato dal British Medical Journal. Al di fuori del Sud Africa, questo è il primo studio a fornire dati di sorveglianza sistematici che descrivono l’impatto del Covid-19 in Africa. I risultati mostrano che le morti di Covid-19 rappresentano il 15-20% di tutte le morti campionate, molte più di quanto i rapporti ufficiali suggeriscano, e contraddicono l’opinione ampiamente condivisa che il Covid-19 abbia in gran parte saltato l’Africa e che abbia avuto uno scarso impatto.

Lo studio dimostra anche che i decessi per Covid-19 si sono verificati in uno spettro di età più ampio rispetto a quelli riportati altrove, concentrandosi tra le persone di età inferiore ai 65 anni, compreso un numero inaspettatamente alto di decessi tra i bambini.

L’assenza di dati sicuri sul Covid-19 in Africa ha favorito una visione diffusa secondo cui il virus abbia in gran parte ignorato l’Africa. Tuttavia, questo potrebbe essere un esempio di “mancanza di prove” interpretata erroneamente come “prova di assenza”.

Per colmare questa lacuna di prove, un team di ricercatori internazionali si è proposto di misurare l’impatto fatale del Covid-19 su una popolazione africana urbana. I decessi sono stati stratificati per stato Covid-19, posizione, età, sesso e fattori di rischio sottostanti.

Nel complesso, il virus è stato rilevato nel 19% della popolazione. L’età media di morte era di 48 anni e il 70% erano uomini. La maggior parte dei decessi (73%) si è verificata al di fuori dell’ospedale e nessuno era stato testato per il virus prima della morte. Tra le 19 persone decedute in ospedale, sei sono state testate prima della morte. Sono stati registrati anche sette casi di decessi tra bambini, solo uno dei quali era stato testato prima della morte.

La percentuale di decessi per Covid-19 è aumentata con l’età, ma il 76% delle persone decedute aveva un’età inferiore ai 60 anni.

Le cinque comorbidità più comuni tra le persone che sono morte con Covid-19 sono state la tubercolosi (31%), l’ipertensione (27%), l’HIV / AIDS (23%), l’abuso di alcol (17%) e il diabete ( 13%).

Questo studio osservazionale ha utilizzato i dati di una città, in un breve arco di tre mesi, e i ricercatori sottolineano diversi limiti, come fare affidamento sull’accuratezza dei dati della cartella clinica e non essere in grado di identificare i decessi indirettamente dovuti al Covid-19, come attacchi di cuore o ictus. Tuttavia, questo è stato uno studio ben progettato, condotto da ricercatori con un alto livello di esperienza nel campionamento post-mortem e nella raccolta di dati, che hanno ridotto al minimo il potenziale di risultati falsi positivi.

Pertanto, gli autori affermano che, contrariamente a ciò che si pensava, le morti per Covid-19 erano comuni a Lusaka e la maggior parte si è verificata al di fuori degli ospedali dove manca l’accesso di test.

Inoltre di quei pochi che sono morti nelle strutture sanitarie, solo una piccola è stata testata, nonostante tutti i parenti presentassero i sintomi tipici del Covid-19. Pertanto, i casi erano sottostimati perché i test venivano eseguiti raramente, non perché il Covid-19 era raro.

In conclusione se questi dati sono generalizzabili, l’impatto del Covid-19 in Africa è stato ampiamente sottovalutato.

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