Come migliorare la gestione delle malattie epatiche legate all’alcol

La malattia epatica correlata all’alcol (ALD) è una delle principali cause di mortalità correlata al fegato. La progressione della malattia è dovuta dalla continua esposizione all’alcol in un contesto di predisposizione genetica correlata a fattori ambientali e le tendenze epidemiologiche indicano un aumento di questa malattia. 

Prove crescenti supportano l’utilizzo di test non invasivi per lo screening e l’identificazione della malattia nelle fasi iniziali. Le misure prese dalla sanità pubblica hanno un ruolo preciso nel ridurre il carico complessivo delle malattie, a livello individuale, tuttavia, la capacità di influenzare il successivo decorso della malattia modificando il consumo di alcol rimane limitata a causa di una relativa mancanza di interventi medici efficaci in grado di modificare la malattia: l’astinenza dall’alcol è il determinante chiave dell’esito nell’ALD, rappresentando la pietra angolare della gestione clinica. 

Nei soggetti affetti da ALD scompensato, il trapianto di fegato ha un ruolo essenziale. Una questione ancora molto dibattuta riguarda i criteri di accessibilità, ma secondo l’opinione pubblica  l’astinenza per un periodo arbitrario non dovrebbe essere l’unico fattore determinante nella decisione di effettuare un trapianto. Una crescente comprensione dei meccanismi attraverso i quali l’alcol provochi malattie epatiche in soggetti predisposti offre la prospettiva di nuovi bersagli terapeutici per i futuri farmaci. Il raggiungimento di una terapia adeguata e di equi criteri di accessibilità al trapianto richiederà investimenti pubblici e privati significativi, in un’area tradizionalmente sottofinanziata rispetto alla sua prevalenza complessiva.

Fonte

Total
0
Condivisioni
Articolo Precedente

Vitiligine, a Milano un tour per migliorare la conoscenza e abbattere i pregiudizi 

Articolo Successivo

Le nanoplastiche potrebbero favorire lo sviluppo del Parkinson 

Articoli correlati