Tumori ematologici, la riabilitazione psicologica si fa in barca a vela

La diagnosi di una malattia onco-ematologica rappresenta uno degli eventi più impattanti e destabilizzanti che una persona possa affrontare nell’arco della propria vita

Per favorire un processo di riabilitazione psicologica per i pazienti, la sezione di Brescia e la sede Nazionale di AIL, Associazione Italiana contro le Leucemie, i linfomi e il mieloma, hanno promosso sAIL Camp, un progetto di vela-terapia.

L’obiettivo di sAIL Camp è quello di favorire un processo di riabilitazione psicologica per i pazienti, per stare meglio nella quotidianità ed entrare in relazione con sé stessi e con il proprio vissuto. Una preziosa opportunità di confronto con gli altri, per cercare di rinforzare il senso di padronanza e di autonomia. «sAIL Camp vuole offrire un luogo accogliente e protetto per fornire degli stimoli che possano costituire un’occasione per ricominciare a tornare alla normalità secondo il proprio ritmo e le proprie abitudini» spiega Alessia Rosito, PsicologaAIL Brescia.

Grazie a questo progetto i pazienti onco-ematologici hanno l’opportunità di vivere due giorni a contatto con la natura, con attività di carattere sportivo e laboratoriale, un’uscita in barca a vela, che consente al paziente di riprendere metaforicamente il timone della propria vita, e un percorso a piedi che gli permetta di rimettersi in cammino.

«Una natura incontaminata, uno sport salubre come la vela che è adatta a qualsiasi età, sono elementi terapeutici utili alla riabilitazione psicologica dei Pazienti onco-ematologici» commenta Giuseppe Navoni, Presidente AIL Brescia e Vice Presidente Nazionale AIL.
Il progetto è aperto ai pazienti di tutta Italia e si svilupperà in quattro weekend fino settembre.

Nel video:

  • Giuseppe NAVONI
    Presidente AIL Brescia e Vice Presidente Nazionale AIL
  • Alessia ROSITA
    Psicologa AIL Brescia
  • Alessandra TUCCI
    Responsabile Ematologia Spedali Civili di Brescia
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