Batti il cinque! È possibile creare prossimità online

Nonostante la distanza fisica, è possibile creare una vicinanza tra i membri della famiglia situati in luoghi diversi: uno studio dell’Università di Linköping ha valutato come le videochiamate riuniscano i membri della famiglia e che la prossimità nelle videochiamate viene stabilita principalmente attraverso il corpo e i sensi, per esempio dando un “cinque” digitale.

Toccare un membro della famiglia amato è impossibile online, tuttavia è possibile sentirsi vicini. Anna Martín Bylund e Linnéa Stenliden, del Dipartimento di Scienze comportamentali e di apprendimento dell’Università di Linköping, hanno osservato le situazioni sociali ed emotive che la distanza geografica può creare tra i membri della famiglia, e quanto desiderio venga espresso nelle videochiamate. Il loro studio è stato pubblicato nel Journal of Multilingual and Multicultural Development.

“Il nostro studio mostra che in una videochiamata può svilupparsi un’interazione in cui i partecipanti sentono la vicinanza. Questa interazione viene attuata attraverso il corpo e i sensi, così come con altri mezzi come la fotocamera e la tecnologia.”, afferma Anna Martín Bylund.

Le ricercatrici hanno studiato il modo in cui tre famiglie multilingue che si sono trasferite in Cina comunicano con i loro parenti in Europa e hanno analizzato l’interazione verbale e fisica dei membri della famiglia in quattro videochiamate online. La distanza fisica e l’interfaccia digitale presentano varie sfide, ma si riesce a stabilire un senso di vicinanza in modo creativo e in misura innovativa. Le ricercatrici hanno utilizzato le registrazioni delle videochiamate dai telefoni cellulari o dai computer dei partecipanti, nonché dalle telecamere installate nelle stanze. Con queste telecamere separate, i partecipanti potevano essere ripresi anche quando non erano visibili nelle videochiamate.

Precedenti ricerche nel settore hanno discusso se sia possibile creare digitalmente un senso di vicinanza e solidarietà. Si è dimostrato che il cambiamento dei modelli di comunicazione influisce sul modo in cui muoviamo i nostri corpi. In questo studio, i ricercatori dimostrano che la vicinanza non è un dato di fatto, ma che può, in certa misura, essere ricreata e modificata mediante videochiamate. Lo studio mostra anche che la vicinanza viene creata principalmente usando il corpo e i sensi, sebbene anche il linguaggio parlato abbia un ruolo.

Un fattore che può aiutare a costruire la vicinanza emotiva è l’umorismo. La presenza della fotocamera contribuisce a questo, ad esempio ingrandendo diverse parti del corpo ed escludendone altre, provocando battute e risate. Ma la vicinanza si crea anche attraverso la capacità dei partecipanti di essere creativi e di gestire le situazioni che si presentano tra loro. Un esempio di ciò è il “cinque” che un bambino di tre anni in Cina e i suoi nonni si danno l’un l’altro. Ma invece di un palmo in contatto con un altro, l’esperienza viene sostituita con le impressioni visive, la parola e la memoria muscolare di un cinque.

“Il nostro studio fornisce approfondimenti su come le soluzioni tecnologiche vengano utilizzate per la comunicazione di tutti i giorni, al fine di superare la distanza nelle famiglie con radici in diversi paesi. La comunicazione delle famiglie è influenzata dalla tecnologia, che crea condizioni specifiche su come può sorgere la vicinanza”, afferma Linnéa Stenliden.

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