Le cucine a gas aumentano il rischio di asma infantile

Il gas non è ‘naturale’ o ‘pulito’. L’industria del gas ha investito ingenti risorse per far passare la cottura a gas come un’opzione sicura e gettonata. Questo è in parte il motivo per cui i cittadini sono largamente inconsapevoli dei rischi della cottura a gas sulla salute e sull’ambiente, i quali sono ben documentati da decenni di ricerca.

Un studio del gruppo non-profit per l’efficienza energetica CLASP (Collaborative Labeling and Appliance Standards Program), con supporto tecnico di TNO (Organizzazione olandese per la ricerca scientifica applicata), indica che cucinare con il gas in una cucina comune e priva di ventilazione meccanica causa un inquinamento domestico da biossido di azoto che eccede svariate volte all’anno il limite delle Linee Guida sulla Qualità dell’Aria dell’OMS e le Direttive dell’UE sulla Qualità dell’Aria.

Cucinare con apparecchi a gas espone più di cento milioni di persone in Europa a livelli di inquinamento indoor. Le cucine a gas emettono biossido di azoto (NO2) ed è documentato che l’esposizione a NO2 sia legata allo sviluppo di asma nei bambini. Cucinare con il gas emette anche monossido di carbonio (CO), anidride carbonica (CO2) e metano  incombusto (CH4), che possono rimanere negli ambienti domestici per ore dopo l’uso dei fornelli.

Un secondo studio del gruppo CLASP, condotto insieme a EPHA (European Public Health Alliance), stima che il numero di bambini con sintomi di asma causati dalla cottura a gas sia oltre 700.000, pari al 12% dei bambini attualmente affetti da asma (in Italia sono 234.605 – maglia nera in tutto il Continente).

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