In Lombardia un bambino su due è a carenza iodio

Promossa dalla Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica, la Campagna di educazione e di informazione alla salute infantile vuole ribadire l’importanza di assumere alimenti ricchi di iodio, sostanza utile per sviluppo cerebrale e per le capacità cognitive dei bambini.

Si tratta di un’iniziativa sostenuta per fronteggiare la iodocarenza tutt’oggi molto diffusa nella regione Lombardia, come nel resto d’Italia.
Ecco di seguito i risultati del monitoraggio eseguito dall’Osservatorio Regionale Prevenzione Gozzo della Regione Lombardia.
I dati maggiormente negativi arrivano dalla Provincia di Brescia, dove la carenza di iodio risulta nettamente maggiore rispetto alle altre due Province analizzate, con il 70% dei ragazzi che presentano una iodocarenza.
Nella Provincia di Varese la percentuale di ragazzi con lieve iodocarenza (cioè con valori di poco al di sotto della normalità) è risultata del 59,3% per l’area extraurbana e del 45,4% in città.
Nella Provincia di Sondrio (Valtellina) è stata riscontrata una lieve iodocarenza nel 50,7% dei ragazzi e nel 54,3% degli studenti della città di Sondrio, mentre i soggetti con carenza di iodio moderata (cioè con valori significativamente al di sotto della norma) sono rispettivamente il 24% ed il 21%.
Complessivamente nelle 3 province di Varese, Sondrio e Brescia il sale iodato ad impiego domestico, anche sporadico, avviene nel 70% circa delle famiglie, con il maggior consumo nella Provincia di Sondrio.
In realtà, però, se si considera soltanto il consumo abituale di sale iodato, le percentuali si attestano intorno al 46%.

Nel video:

  • Giovanna Weber
    Prof. Pediatria – Università Vita-Salute, S. Raffaele – Milano
  • Maria Cristina Vigone
    Specialista in Pediatria Endocrinologica – Osp. S. Raffaele di Milano
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