Stress, ansia, depressione, complicanze del diabete a cui dare più attenzione

Una persona su quattro con diabete di tipo 1 e una su cinque con diabete di tipo 2 soffre di stress e ansia, che possono portare a depressione, burnout e a un rapporto complicato con il cibo e con i farmaci, soprattutto con l’insulina.
Tuttavia, la metà di questi casi non viene individuata e per questo, a sostegno del tema della Giornata Mondiale del Diabete di quest’anno sulla prevenzione del diabete e delle sue complicanze, Roche Diabetes Care ha lanciato la campagna social internazionale “#ConnectingWhatCounts between diabetes and mental well-being”. L’iniziativa vuole porre l’attenzione sui lati invisibili della convivenza con il diabete, sui pregiudizi che sono spesso alla base di molti disturbi di natura psicologica e sulla possibilità di prevenirlo e gestirlo attraverso la consapevolezza, la collaborazione cross-disciplinare tra specialisti e l’educazione all’uso delle tecnologie più innovative oggi a disposizione.

«Il diabete influisce su tutti gli aspetti della vita delle persone che vi convivono, trattandosi di malattia cronica impegnativa da gestire, che richiede un monitoraggio costante e che può causare complicanze a lungo termine se non adeguatamente controllata, come retinopatia, patologie renali e cardiovascolari. Per questo per avere un successo terapeutico è fondamentale non guardare solo il quadro clinico, ma la qualità di vita complessiva del paziente» spiega Dario Pitocco, Direttore Unità Operativa Dipartimentale di Diabetologia Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Università Cattolica del Sacro Cuore «Per fortuna oggi la tecnologia offre diverse soluzioni per semplificare e migliorare la gestione della malattia. Per esempio, i sensori per il monitoraggio in continuo del glucosio permettono di conoscere costantemente il valore della glicemia e possono avere un forte impatto nella vita delle persone con diabete, coinvolgendoli come attori con un ruolo attivo nella cura e prevenzione e favorendo così l’aderenza terapeutica e una miglior personalizzazione nella cura».

Oltre ad essere una patologia molto diffusa, il diabete non concede pause. «L’impatto che può avere sulla salute mentale delle persone che vi convivono è un tema ancora troppo poco discusso, per questo Roche Diabetes Care ha voluto incentrare una campagna di sensibilizzazione su questo tema. L’obiettivo è aiutare le persone a parlarne, condividere il proprio vissuto, abbattendo lo stigma che ruota intorno all’argomento» commenta Massimo Balestri, General Manager di Roche Diabetes Care Italy.

Nel video:

  • Dario PITOCCO
    Direttore Unità di Diabetologia Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Università Cattolica del Sacro Cuore 
  • Massimo BALESTRI
    General Manager Roche Diabetes Care Italy
Total
0
Condivisioni
Articolo Precedente

Psoriasi e artrite psoriasica: due facce della stessa medaglia

Articolo Successivo

Lupus eritematoso, una risposta efficace anche per i pazienti con nefrite lupica

Articoli correlati