Il disturbo da stress post-traumatico colpisce più di un paziente su dieci con dispositivi cardiaci

La visita cardiologica indica un potenziale rischio di arresto cardiaco improvviso? In tal caso il medico potrà prescrivere un defibrillatore cardioverter impiantabile (ICD).

Un ICD è un dispositivo cardiaco impiantabile, indicativamente delle dimensioni di un orologio da taschino. L’ICD viene impiantato sotto la cute, in genere appena sotto la clavicola.

Si tratta di un dispositivo salvavita, ma quasi un terzo dei pazienti con un dispositivo impiantato per prevenire la morte improvvisa ha ansia nel primo anno mentre la depressione colpisce uno su cinque. È quanto emerge da uno studio pubblicato su EP Europace, rivista della ESC-European Society of Cardiology.

“I defibrillatori cardioverter impiantabili (ICD) sono efficaci nel prolungare la vita dei pazienti, ma dobbiamo assicurarci che sia una buona qualità della vita”, ha affermato l’autrice dello studio, la professoressa Hannah Keage della University of South Australia, Adelaide, Australia. “I tassi di disturbi dell’umore nelle persone con un ICD sono molto più alti rispetto alla popolazione generale, suggerendo che la valutazione psicologica e la terapia dovrebbero essere integrate nella cura di routine di questi pazienti”.

L’ansia e la depressione sono associate a una maggiore probabilità di morte prematura nei pazienti con un ICD. Quando un ICD rileva un ritmo cardiaco pericolosamente veloce, eroga uno shock per riportarlo alla normalità, che può dare la sensazione di essere colpito al petto. L’analisi ha rilevato che i pazienti che avevano subito uno shock avevano quattro volte più probabilità di soffrire di ansia e quasi il doppio di depressione rispetto a quelli senza shock. In un’analisi per sesso, le donne avevano più probabilità degli uomini di soffrire di ansia dopo aver ricevuto il loro ICD.

Total
0
Condivisioni
Articolo Precedente

Virus Respiratorio Sinciziale nella prima infanzia, in arrivo vaccini e farmaci efficaci

Articolo Successivo

Il tuo punto di vista conta, non lasciare che le maculopatie ti fermino

Articoli correlati