Tumori della pelle, immunoterapia efficace per molti pazienti

Il congresso europeo di oncologia ESMO 2022 conferma che le terapie contro i tumori sono sempre più efficaci. In particolare grandi progressi sono stati realizzati contro i tumori della pelle, non solo per il melanoma, ma anche per tumori meno conosciuti ma più diffusi, come il tumore squamocellulare e il tumore basocellulare. 

Il tumore squamocellulare è il secondo tumore della pelle per mortalità dopo il melanoma. Per questo tumore, nei casi avanzati in cui chirurgia e terapie non raggiungono i risultati attesi, l’immunoterapia può essere efficace per molti pazienti. Due studi erano già stati pubblicati in precedenza sulla rivista medica New England Journal of Medicine, i primi a indicare nuove possibilità di cura grazie all’immunoterapia con l’anticorpo monoclonale, cemiplimab, in pazienti con soggetti con tumore metastatico oppure localmente avanzato.

Nei due studi un paziente su due aveva risposto al trattamento questa immunoterapia.

«I risultati avevano mostrato l’efficacia di cemiplimab nel tumore cutaneo a cellule squamose avanzato, con effetti che durano nel tempo» commenta Paolo Ascierto, Direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Nazionale Tumori-Fondazione ‘G. Pascale’ di Napoli. «E’ significativo anche il profilo di tollerabilità di questo farmaco immunoterapico, un aspetto particolarmente importante alla luce dell’età spesso avanzata di questi pazienti e della frequente compresenza di altre patologie concomitanti».

E al congresso europeo di oncologia ESMO 2022 sono stati presentati risultati positivi nell’utilizzo di cemiplimab anche prima della chirurgia, con una risposta completa in una alta percentuale di pazienti.

Un altro tumore della pelle al centro del studi presentati all’ESMO è il tumore basocellulare, il più comune cancro della pelle a livello globale, che rappresenta fino all’80% dei tumori della pelle non-melanoma. La sua incidenza è in aumento in molti Paesi europei e sebbene nella maggior parte dei casi venga diagnosticato in tempo e sia curabile con un intervento chirurgico e/o con radioterapia, esiste una percentuale di casi in cui può evolvere in forma avanzata e penetrare più in profondità nei tessuti circostanti o diffondersi in altre parti del corpo, diventando più difficile da trattare.

«Anche per questo tumore l’immunoterapia con cemiplimab si è dimostrata efficace, tanto che AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, ne ha concesso la  rimborsabilità» prosegua Ascierto. «Nell’ampio di diversi studi clinici, cemiplimab ha mostrato un beneficio clinico rilevante in una fase di malattia finora priva di trattamenti efficaci, quindi con un forte bisogno terapeutico».

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