Rassegna stampa 24 novembre 2020

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The BMJ 

Covid-19: il vaccino di Oxford è efficace fino al 90%

Il vaccino candidato per il covid-19 sviluppato dall’Università di Oxford è efficace al 90% quando a una persona viene inizialmente somministrata una mezza dose seguita da una dose piena, come mostrano i risultati dello studio di fase III ad interim. L’analisi ha incluso 131 casi di covid-19 e ha mostrato che il vaccino era efficace al 62% quando somministrato in due dosi standard (8895 partecipanti) a un mese di distanza, ma efficace al 90% quando veniva utilizzata una mezza dose seguita da un regime di dose standard (2741). Nessun caso ospedalizzato o grave è stato riscontrato in nessuno che ha ricevuto il vaccino.


EurekAlert!

COVID19 Una ricerca del Politecnico di Milano alla scoperta dei segreti delle sequenze virali

Dall’inizio del 2020, i laboratori di tutto il mondo stanno sequenziando il materiale dai test positivi di persone affette da COVID-19 e quindi depositando le sequenze principalmente in tre punti di raccolta: GenBank, COG-UK e GISAID. Una rapida esplorazione di questa enorme quantità di dati è importante per capire come sta cambiando il genoma del virus. Per consentire una rapida “navigazione” su questi dati, il gruppo di ricerca del Politecnico di Milano guidato dal Prof. Stefano Ceri ha sviluppato ViruSurf, un motore di ricerca che opera su un database centralizzato memorizzato al Politecnico.


Karolinska Institutet

Un nuovo tipo di immunoterapia può aprire la strada a migliori trattamenti contro il cancro

L’immunoterapia per il cancro ha fatto grandi progressi e molti pazienti possono ora ricevere trattamenti efficaci che non erano disponibili dieci anni fa. Tuttavia, ci sono alcuni tipi di cancro che non rispondono all’immunoterapia esistente. Uno studio del Karolinska Institutet in Svezia pubblicato in Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) riporta un nuovo tipo di immunoterapia che dà speranza in più opzioni di trattamento per il cancro in futuro.


Kings College London

Malattia dell’occhio diabetica associata a cinque volte il rischio di sviluppare COVID-19 grave

Lo studio, pubblicato oggi su Diabetes Research and Clinical Practice dal King’s College di Londra, ha identificato per la prima volta il rischio associato alla retinopatia diabetica e al COVID-19. Lo studio ha esaminato 187 persone con diabete (179 con diabete di tipo 2 e 8 con diabete di tipo 1) ricoverate in ospedale con COVID-19 presso Guy’s and St Thomas ‘NHS Foundation Trust tra il 12 marzo e il 7 aprile 2020.


Purdue University

PRF-20-82002 Dr. Phil Low Portrait , Drug Discovery Building

Una nuova terapia per l’influenza può aiutare nella lotta contro COVID-19

Gli scienziati della Purdue University hanno sviluppato una nuova terapia per le infezioni da virus influenzali che può anche dimostrarsi efficace contro molte altre infezioni da virus patogeni, tra cui HIV e COVID-19. In un anno medio, più di 2 milioni di persone negli Stati Uniti sono ricoverate in ospedale con l’influenza e da 30.000 a 80.000 di loro muoiono a causa dell’influenza o di complicazioni correlate. Il lavoro del team Purdue è dettagliato in Nature Communications e utilizza un approccio terapeutico mirato contro le infezioni da virus.


The Lancet 

Amantadina, modafinil e metilfenidato efficaci per l’affaticamento nella sclerosi multipla

Il metilfenidato, il modafinil e l’amantadina sono farmaci comunemente prescritti per alleviare l’affaticamento nella sclerosi multipla; tuttavia, le prove a sostegno della loro efficacia sono scarse e contrastanti. Il nostro obiettivo era confrontare l’efficacia di questi tre farmaci tra loro e con il placebo nei pazienti con affaticamento da sclerosi multipla.

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