Fumo e alcol favoriscono la vaginosi batterica associata a infezioni persistenti da HPV

Quattro donne su cinque saranno infettate da uno o più ceppi di papillomavirus umano (HPV) durante la loro vita. Per la maggior parte di queste donne, l’HPV verrà eliminato dal corpo, ma il 5% di loro svilupperà lesioni precancerose nella cervice uterina. Il ruolo della flora vaginale nell’HPV persistente è stato messo a fuoco da studi di ricerca condotti negli ultimi anni.

La flora vaginale sana è essenziale per ridurre il rischio di infezioni a trasmissione sessuale (IST), ed è costituita da milioni di microrganismi, principalmente lattobacilli, oltre che da altri batteri (Gardnerella vaginalis, Atopobium vaginae, prevotella, streptococcus, gonococcus), HPV e funghi.

I lattobacilli producono acido lattico, che riduce il pH della vagina, così come il perossido di idrogeno, che è tossico per gli altri batteri.

Diversi fattori, come l’alcol, una dieta ricca di acidi grassi polinsaturi e zuccheri, e soprattutto il fumo, possono portare a uno squilibrio dei batteri della flora vaginale e quindi provocare vaginosi. Ciò che si verifica è una moltiplicazione anormale di diversi tipi di batteri anaerobi che normalmente sono presenti in numero molto inferiore. C’è una relativa riduzione dei lattobacilli, che si traduce in un aumento del pH vaginale, un maggior rischio di contrarre una infezione a trasmissione sessuale  e una ridotta clearance dell’infezione da HPV.  In particolare le donne che fumano sperimentano infezioni persistenti da HPV a causa di uno squilibrio nella flora vaginale.

Continua: Medscape

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