In Etiopia per la salute materno infantile

La geografia non deve incidere sul destino di una madre. Perché ogni donna, in qualsiasi parte del mondo, dovrebbe poter mettere al mondo il proprio figlio guardando al futuro. Ma non è così. Ci sono donne per le quali l’eventualità di morire dando la vita è un rischio da mettere in conto, gravidanza dopo gravidanza, quasi fosse un finale già scritto. Ma che si deve cambiare. Per questo Medici con l’Africa CUAMM, in Etiopia, nell’ospedale di Wolisso è al fianco delle donne e delle comunità attraverso il progetto ‘Con il futuro nel cuore’, un’iniziativa a tutela della salute materno infantile, resa possibile grazie al contributo non condizionante di MSD. Il progetto è stato finanziato attraverso una donazione di 750.000 dollari, nell’ambito del programma Global Giving di MSD for Mothers.

Proteggere la salute di una donna significa non solo proteggere la sua vita ma anche dare concretezza alla parola futuro, della sua famiglia e di quello di un intero Paese. Ed è una responsabilità di tutti, una sfida di salute globale che si può vincere insieme solo se istituzioni, organismi non governativi e soggetti privati mettono in gioco risorse, competenze e volontà. «Con questo progetto che è già concreto e operativo vogliamo essere sul campo ‘con’ e ‘per’ le donne. La tutela della salute materno infantile ha bisogno di servizi e infrastrutture, ha bisogno che le donne possano accedere ad un’assistenza di qualità ma necessita anche di un grande lavoro culturale sulle popolazioni. E’ un progetto a lungo termine che si pone proprio questi ambiziosi obiettivi. Siamo convinti che insieme vinceremo questa sfida affinché nessuna donna nel mondo debba più morire nel dare alla luce una nuova vita» hanno detto don Dante Carraro, direttore di CUAMM e Nicoletta Luppi presidente e Amministratore delegato di MSD Italia in occasione della Tavola rotonda di presentazione del progetto. Presenti all’evento a Roma anche Ranieri Guerra, Assistente del Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e Mary-Ann Etiebet, Direttore Esecutivo di MSD for Mothers. L’onorevole Lia Quartapelle, Capogruppo PD della III Commissione Esteri ha affidato un messaggio in una nota.

L’Etiopia è un Paese che negli ultimi anni ha sempre più su di sé l’attenzione della comunità internazionale perché sta crescendo rapidamente dal punto di vista economico ma anche demografico e, nei prossimi dieci anni, questa corsa è destinata ad aumentare. Basterebbe questo aspetto per spiegare l’importanza strategica del ruolo della donna. «Ma in Etiopia ci sono aree rurali dove gli stessi diritti umani delle donne sono messi in discussione e dove le donne sono completamente vincolate alle decisioni del marito o della famiglia, persino per quanto riguarda la loro salute. Bisogna fare molto dal punto di vista culturale per far crescere le donne e per questo la nostra prima azione, sul campo, è quella di instaurare con loro una relazione che vada al di là dell’atto sanitario perché non si può pensare di cambiare le cose se non si diventa parte integrante di una comunità» spiega don Dante Carraro.
Educare una donna a prendersi cura di sé ma anche dei suoi figli, a saper chiedere aiuto, ad avere fiducia. Sì, la fiducia è importante e si costruisce nel tempo. Il segreto di Cuamm, infatti, è tutto in quel ‘con’ nel suo nome. «Noi andiamo per stare, per stringere un sodalizio che incida profondamente. E per questo ci teniamo a formare il personale, aiutiamo le donne a diventare ostetriche, infermiere. Lavoriamo per lasciare che la gestione passi nelle mani del personale locale. E’ il nostro modo di stare ‘con’ l’Africa. Anche in questo progetto di tutela della salute materna la chiave è nel ‘con’. ‘Con’ le donne ma anche ‘con’ MSD, con la quale condividiamo una visione a lungo termine degli aiuti, fatta di concretezza e impegno» conclude don Dante.

Nel video:

  • Don Dante CARRARO
    Direttore di CUAMM
  • Nicoletta LUPPI
    Presidente e Amministratore delegato di MSD Italia
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