Una nuova terapia contro la cheratosi attinica

Una cura innovativa per il trattamento dei tumori cutanei, un ciclo di terapia di due o tre giorni con un’unica somministrazione topica quotidiana, per trattare rapidamente le lesioni da cheratosi attinica, malattia della cute di cui soffrono milioni di persone in Italia e nel mondo.
Arriva in Italia un gel a base di ingenolo mebutato, frutto dell’impegno di LEO Pharma, azienda farmaceutica danese leader in Dermatologia.

La cheratosi attinica, patologia cutanea la cui prevalenza è in costante aumento e con un’incidenza variabile a seconda della presenza di uno o più fattori di rischio (esposizione prolungata al sole, storia di ustioni solari, fototipo chiaro, segni di danno solare, pregressi tumori cutanei) è ancora poco conosciuta e sotto-diagnosticata nonostante le lesioni possano progredire nel più frequente tumore della pelle non-melanoma, ovvero il carcinoma squamocellulare invasivo (SCC). La sua prevalenza varia tra l’11 e il 25% e arriva fino al 60%, negli adulti sopra i 40 anni nella popolazione dell’emisfero sud (Stockfleth et al., EJD 2008). In Italia è stimata attorno all’1,4% dopo i 45 anni (Naldi et al., Arch. Dermatol. 2006).
Chi è affetto da cheratosi attinica ha una probabilità 10 volte maggiore di sviluppare un tumore della pelle nei 12 mesi successivi se paragonato al resto della popolazione (Wolf et al., Int. J. Dermatol. 2013); i pazienti oltre i 65 anni hanno un rischio 6 volte superiore di sviluppare un carcinoma cutaneo rispetto a chi non è affetto da cheratosi attinica (Traianou et al., BJD 2012). La principale causa di cheratosi attinica è la radiazione UVB dei raggi solari che induce una mutazione specifica del DNA cellulare.

Da oggi anche in Italia i dermatologi dispongono di un nuovo farmaco in gel. «L’ingenolo mebutato è un prodotto attivo sulle cheratosi attiniche e sul campo di cancerizzazione che agisce efficacemente e rapidamente e richiede solo 2-3 giorni di applicazione», osserva Giovanni Pellacani, Professore ordinario di Dermatologia e Direttore della Clinica Dermatologica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. «I principali vantaggi di questo gel consistono nella breve durata della terapia, nell’efficacia anche a lungo termine, sia sulle lesioni che sul “campo”; tale efficacia si associa all’altissima aderenza e alla facile gestione delle reazioni locali».

Nel video intervistato:

  • Giovanni Pellacani
    Professore di Dermatologia Università di Modena e Reggio Emilia
Total
982
Condivisioni
Articolo Precedente

Report da Cosmofarma 2014

Articolo Successivo

Ossido nitrico, l’alleato del cuore che non ti aspetti

Articoli correlati