Gli inquinanti sembrano diventare più aggressivi rispetto a pochi anni fa, favorendo la comparsa di malattie respiratorie, cardiocircolatorie, tumori. Sono quindi necessari interventi decisi per la riduzione delle cause inquinanti, come il traffico, il riscaldamento degli edifici, i fumo industriali. E’ questo il messaggio lanciato dal convegno RespiraMI, organizzato a Milano da Fondazione Ca’ Granda Policlinico di Milano e promosso Fondazione Internazionale Menarini.
Pier Alberto Bertazzi, direttore della Clinica del Lavoro del Policlinico di Milano, ha presentato i risultati di una ricerca in Lombardia in cui si documenta il legame tra il superamento dei livelli soglia di Pm10 e NO2, e il numero di decessi che si registrano ogni anno per cause cardiache, per malattie cerebro-vascolari e per problemi respiratori. «Una riduzione del 20% delle concentrazioni di questi due inquinanti è raggiungibile, e determinerebbe una riduzione della mortalità a breve termine e dei ricoveri ospedalieri del 30%» spiega Bertazzi.
Articoli correlati
Le Società scientifiche: vietare le sigarette alle nuove generazioni
Eliminare il fumo di sigaretta. Alcune nazioni hanno già fissato la data: la Nuova Zelanda e l’Irlanda nel…
I cardiologi: interventi al cuore esclusi per ridurre i costi
Sono oltre un milione le persone che in Italia soffrono di una malattia delle valvole cardiache, condizione che…
clipSALUTE il TG di domenica 9 aprile
Ecco gli argomenti del TG clipSALUTE: Atrofia vaginale comune in menopausa Ora disponibil trattamenti non ormonali Cosa fare…