Rassegna stampa 3 marzo 2021

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The BMJ

Maurizio Cecconi: un anno dal momento più buio dell’Italia

L’uomo che ha lanciato l’allarme nell’epidemia italiana racconta a Marta Paterlini come il bilancio della pandemia lo abbia fatto sentire tutt’altro che un eroe, ma come la collaborazione clinica e scientifica globale gli abbia dato speranza. Nel 2020, Maurizio Cecconi è stato etichettato come uno dei tre “eroi della pandemia” dal Journal of American Medical Association, insieme allo statunitense Anthony Fauci e a Li Wenliang, morto di covid-19 dopo essere stato il primo medico a mettere in guardia sul nuovo coronavirus in Cina.

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The Guardian

Mangiare carne “aumenta il rischio di malattie cardiache, diabete e polmonite”

La ricerca ha scoperto che mangiare regolarmente carne aumenta il rischio di sviluppare malattie cardiache, diabete, polmonite e altre malattie gravi. È già noto che l’assunzione di carne rossa e lavorata aumenti il rischio di sviluppare un cancro all’intestino. Ma questi risultati sono i primi a valutare se il consumo di carne sia collegato a una delle 25 malattie non cancerose che più comunemente portano le persone a essere ricoverate in ospedale nel Regno Unito.


The BMJ

Covid-19: una singola dose di vaccini Pfizer e Oxford riduce il rischio di ricovero ospedaliero dell’80% negli ultraottantenni

Entrambi i vaccini Pfizer BioNTech e Oxford AstraZeneca sono altamente efficaci nel ridurre le infezioni da covid-19 e nella protezione da malattie gravi negli anziani, mostrano i dati preliminari. L’analisi della Public Health England (PHE), pubblicata come preprint, ha stimato che una singola dose di entrambi i vaccini è efficace più dell’80% nel prevenire il ricovero ospedaliero nelle persone di età superiore a 80 anni, da tre a quattro settimane dopo la prima dose. Una singola dose del vaccino Pfizer ha anche portato a una riduzione dell’85% dei decessi per covid-19 nelle persone di età pari o superiore a 70 anni, secondo lo studio.


UC San Diego News Center

Un nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno distintivo della malattia di Alzheimer

Le placche amiloidi sono segni patologici della malattia di Alzheimer (AD): proteine mal ripiegate che si accumulano nel cervello, interrompendo e uccidendo i neuroni e provocando il progressivo deterioramento cognitivo caratteristico del diffuso disturbo neurologico. In un nuovo studio, pubblicato il 2 marzo 2021 nel Journal of Experimental Medicine (JEM), i ricercatori della University of California San Diego School of Medicine e Massachusetts General Hospital hanno identificato un nuovo farmaco che potrebbe prevenire l’AD modulando, un enzima chiave coinvolto nella formazione delle placche amiloidi.


ASBMR

Attività fisica e fattori psicosociali associati al rischio di fratture future in uomini e donne di mezza età

Negli adulti, l’incidenza delle fratture aumenta con l’età. Negli individui predisposti, anche un trauma minore può provocare una frattura. Le fratture da fragilità possono essere prevenute, modificando lo stile di vita o il trattamento di malattie sottostanti. Le fratture da fragilità pongono un peso sia sull’individuo colpito che sulla società . Con l’invecchiamento della popolazione, più individui sono a rischio e il numero assoluto di fratture da fragilità aumenta. Pertanto, l’identificazione dei fattori di rischio per le fratture da fragilità è una parte importante dei programmi di prevenzione delle fratture.


Medical X press

Le condizioni del 70% delle persone con dolore cronico sono peggiorate durante la pandemia

La pandemia ha avuto un impatto significativo sulle persone che soffrono di dolore cronico. Uno studio condotto dall’eHealth Lab, un gruppo di ricerca affiliato alla Facoltà di scienze della salute e all’eHealth Center dell’Universitat Oberta de Catalunya, ha dimostrato che il 70% delle persone con dolore cronico ha visto peggiorare le proprie condizioni in termini di gravità, frequenza di episodi e interferenze nelle loro attività quotidiane.

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