Il Consiglio regionale della Lombardia e l’associazione Respiriamo Insieme, con l’azienda farmaceutica Sanofi, uniti per diffondere cultura e pratica per la prevenzione delle malattie respiratorie sul luogo di lavoro. Una giornata di controlli, realizzata negli spazi del Consiglio Regionale, ha messo a disposizione esperti e test specifici per asma grave e broncopneumopatia cronica ostruttiva, utilizzando spirometrie, misurazioni dell’ossido nitrico e degli eosinofili nel sangue.
L’iniziativa è stata possibile anche grazie all’impegno di “Respiriamo insieme”, l’associazione che da anni porta avanti le istanze dei pazienti che soffrono di queste patologie. «Portare le priorità a cui cerchiamo di rispondere ogni giorno, come la diagnosi tempestiva, negli spazi di un’istituzione quale il Consiglio regionale della Lombardia è un segnale importante che ha una duplice valenza» spiega Simona Barbaglia, presidente dell’associazione. «Significa innanzitutto portare la cultura e la pratica della prevenzione primaria in un luogo di lavoro ma allo stesso tempo anche riconoscere il valore dell’alleanza tra cittadini, istituzioni, associazioni e mondo scientifico per il reale accesso all’universale diritto alla salute. A fronte di un percorso complesso per i pazienti che soffrono di patologie respiratorie croniche è necessario fornire diagnosi tempestive, terapie personalizzate e una rete di supporto continua. Solo attraverso la costruzione condivisa di un sistema che sappia prenderli in carico insieme ai loro caregiver potrà dare concrete e sostenibili risposte di cura a tutti».
L’iniziativa è stata anche l’occasione per far comprendere che asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva non sono malattie da sottovalutare e che è consigliabile sottoporsi a controllo periodici anche perché oggi sono disponibili test più efficaci, come la misurazione dell’ossido nitrico. «L’ossido nitrico è un biomarcatore non invasivo ed essenziale nella gestione dell’asma grave, perché misura l’infiammazione delle vie aeree» spiega Pierachille Santus, Direttore della Pneumologia all’Ospedale Sacco Milano. «In ambito clinico, consente di valutare se il paziente segue adeguatamente la terapia e aiuta a predire la risposta ai farmaci biologici, facilitando un approccio personalizzato alla patologia. Nella Bpco è utile a identificare il tipo con infiammazione associata a un rischio aumentato di riacutizzazioni e ospedalizzazioni. Questo dato orienta le scelte terapeutiche, specie nei casi resistenti alla terapia inalatoria standard».
Nel video:
- Emanuele MONTI, Presidente Commissione permanente regionale Sostenibilità sociale, casa e famiglia
- Simona BARBAGLIA, Presidente Associazione Respiriamo insieme
- Francesco BINI, Direttore Unità di Pneumologia Asst-Rhodense di Garbagnate Milanese
- Pierachille SANTUS, Direttore di Pneumologia Ospedale Sacco Milano