L’obesità è una vera e propria malattia che oggi si può affrontare a viso aperto

L’obesità è una malattia cronica progressiva, multifattoriale e recidivante, determinata da meccanismi genetici, endocrini, ambientali e psicologici, che va ben oltre il semplice “mangiare meno e muoversi di più”. Eppure, lo stigma sociale e la colpevolizzazione dei pazienti continuano a essere tra i principali ostacoli per chi convive con questa patologia. 

Per cambiare questa narrazione, è stata presentata “The Impossible Gym”, una palestra impossibile, realizzata con attrezzi impossibili da utilizzare, per raccontare le difficoltà nascoste delle persone con obesità e scardinare la colpevolizzazione che le colpisce.

L’installazione è il cuore della campagna “Perdere peso non dipende solo da te”, promossa da Lilly con il patrocinio dell’associazione pazienti Amici Obesi Onlus, con l’obiettivo di far conoscere l’obesità come una vera e propria patologia cronica, multifattoriale e recidivante anche grazie al sito internet patologiaobesita.it

The impossible Gym” rappresenta visivamente le sfide quotidiane affrontate da chi vive con l’obesità. All’interno dei locali, attrezzi da palestra resi inutilizzabili da elastici gialli simboleggiano la “resistenza” del corpo al calo ponderale, un fenomeno biologico che rende particolarmente difficile perdere peso e mantenerlo nel tempo. Un’esperienza immersiva che raffigura gli ostacoli fisici, biologici e psicologici con i quali devono convivere ogni giorno le persone con obesità. Per tutta la durata dell’iniziativa sono stati presenti dietisti qualificati per rispondere alle domande dei visitatori, che hanno aiutato a calcolare il proprio Indice di Massa Corporea (BMI) utilizzando una bilancia dedicata. All’interno anche un fitto calendario di incontri informativi con medici specialisti e rappresentanti dell’Associazione Amici Obesi Onlus per approfondire le tematiche legate alla gestione della patologia.

 “L’eccesso di peso viene vissuto in maniera diversa da persona a persona e le caratteristiche di ogni individuo fanno sì che l’obesità venga vissuta attraverso svariate manifestazioni e reazioni. In generale, però, nessuna persona obesa è contenta della propria condizione, anche se in apparenza vive la situazione con il sorriso e persino con allegria – dichiara Iris Zani, Presidente Associazione Amici Obesi – La maggioranza delle persone è convinta che l’obesità sia una responsabilità e una colpa dell’individuo, legata ad una alimentazione eccessiva e non salutare. Purtroppo, l’obesità non è ancora ritenuta ‘patologia’ a livello istituzionale: al momento è avvenuto l’inserimento nel Piano della cronicità ma non ancora all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza. Il principale ostacolo è proprio la mancanza di un riconoscimento ufficiale dell’obesità come malattia, alla cui origine giocano una serie di determinanti e variabili che vanno ben oltre la forza di volontà. Campagne di comunicazione come questa promossa da Lilly sono fondamentali per aumentare la conoscenza dell’obesità come malattia e l’impatto di essa sulla vita quotidiana delle persone che ci convivono”. 

Nel video:

  • Carmela ASTERIA, Responsabile Centro Nutrizione Endocrino Metabolico “NutrEndo_Me” IRCCS – Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio Milano
  • Silvia Maria ACCORNERO, Medico Chirurgo – Specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio – Milano
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