Leucemia Linfatica Cronica, liberi dalla chemio grazie alle nuove terapie

La Leucemia Linfatica Cronica (LLC) è un tumore del sangue che ogni anno in Italia colpisce circa tremila persone. Ogni anno in Italia circa 3.000 persone ricevono una diagnosi di LLC, patologia che colpisce gli uomini il doppio delle donne, soprattutto nella fascia di età compresa tra i 65 e i 74 anni.

Una patologia storicamente trattata con la chemioterapia e che da qualche anno è trattabile con terapie innovative, più efficaci e che causano minori effetti collaterali.

In un evento organizzato a Roma dall’azienda farmaceutica AbbVie, “F1rst To Do – l’innovazione chemo-free di venetoclax in 1L CLL”esperti nazionali e internazionali hanno confermato per i pazienti di nuova diagnosi l’efficacia e la sicurezza di venetoclax, un trattamento a durata fissa di meno di un anno con la possibilità di ottenere uno stato di remissione della malattia e una prolungata sopravvivenza libera da progressione e, quindi, da terapie. Il tutto a pochi mesi dall’approvazione da parte dell’AIFA della rimborsabilità di venetoclax in combinazione con obinutuzumab per il trattamento di tutti i pazienti adulti con LLC di nuova diagnosi.

Nel corso dell’evento è stato presentato anche il sito internet facciaafacciaconlallc.it, con informazioni pratiche sulla patologia e sul percorso terapeutico disponibile oggi grazie alle innovazioni della ricerca scientifica.

“A distanza di qualche mese dall’approvazione da parte dell’AIFA – commenta il Prof. Pier Luigi Zinzani, Ordinario di Ematologia presso l’Università degli Studi di Bologna – abbiamo numerosi casi e dati di pratica clinica che confermano l’efficacia e la sicurezza della combinazione venetoclax- obinutuzumab. Il meccanismo d’azione è quello di una terapia target che colpisce direttamente le cellule malate risparmiando quelle sane, con il doppio beneficio di una somministrazione limitata nel tempo e di una minore tossicità del trattamento per i pazienti rispetto alla tradizionale chemioterapia. Il tutto a vantaggio di una migliore qualità di vita per le persone affette da LLC che potranno tornare a vivere libere dalla terapia”. 

“Le recenti innovazioni terapeutiche hanno cambiato radicalmente l’impatto della malattia sui pazienti – dichiara Davide Petruzzelli, Presidente de La Lampada di Aladino Onlus – che oggi si trovano davanti ad una diagnosi di leucemia linfatica cronica con una prospettiva diversa. In questo scenario diventa sempre più importante la relazione e il dialogo tra medici e pazienti e il ruolo delle Associazioni di pazienti per aiutare chi sta affrontando la malattia a comprenderne meglio i vari aspetti, la sua evoluzione e il percorso terapeutico da seguire”.

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