I ricercatori hanno studiato gli effetti che l’intensità dell’allenamento ha sui ciclisti in termini di stati d’animo e la loro capacità di adattarsi a maggiori carichi di allenamento, valutati utilizzando la variabilità della frequenza cardiaca.
Con questo studio i ricercatori hanno voluto sapere quando un atleta deve riposare, perché il suo sistema è saturo, e quando un atleta può allenarsi, con più o meno intensità, perché il suo corpo è pronto ad assimilare il carico di allenamento.
I risultati ottenuti sono un primo passo per mettere a punto un sistema di monitoraggio che tenga conto sia dei carichi di allenamento interni che esterni, oltre che dello stato d’animo e della variabilità della frequenza cardiaca dell’atleta, con l’obiettivo di aiutarlo ad adattarsi al proprio allenamento e prevenire lesioni che possono derivare da sovrallenamento.
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