Un nuovo trattamento per il linfoma a cellule mantellari

Il linfoma mantellare è un linfoma non-Hodgkin a cellule B che rappresenta il 3-6% dei linfomi non-Hodgkin e presenta generalmente un decorso clinico aggressivo. Ora una immunoterapia cellulare basata sull’utilizzo di cellule CAR-T, denominata KTE-X19, ha ricevuto da AIFA l’autorizzazione alla rimborsabilità per il trattamento di pazienti adulti con linfoma a cellule mantellari recidivante o refrattario. “La disponibilità di questa prima terapia cellulare per il linfoma mantellare recidivante o refrattario fornisce un’opzione importante per i pazienti” ha dichiarato Paolo Corradini, Direttore della Divisione di Ematologia della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e Professore Ordinario dell’Università degli Studi di Milano. “Al momento le opzioni di trattamento per questi pazienti, la cui malattia progredisce dopo le terapie iniziali, sono pressoché nulle. Esiste quindi una sentita necessità di nuove opzioni terapeutiche. Gli elevati tassi di risposta osservati supportano il potenziale di KTE-X19 come terapia efficace per le persone affette da linfoma mantellare recidivato o refrattario, con un profilo di sicurezza gestibile”.

Il linfoma mantellare è un linfoma non-Hodgkin a cellule B che rappresenta il 3-6% dei linfomi non-Hodgkin e presenta generalmente un decorso clinico aggressivo. Ora una immunoterapia cellulare basata sull’utilizzo di cellule CAR-T, denominata KTE-X19, ha ricevuto da AIFA l’autorizzazione alla rimborsabilità per il trattamento di pazienti adulti con linfoma a cellule mantellari recidivante o refrattario.

“La disponibilità di questa prima terapia cellulare per il linfoma mantellare recidivante o refrattario fornisce un’opzione importante per i pazienti” ha dichiarato Paolo Corradini, Direttore della Divisione di Ematologia della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e Professore Ordinario dell’Università degli Studi di Milano. “Al momento le opzioni di trattamento per questi pazienti, la cui malattia progredisce dopo le terapie iniziali, sono pressoché nulle. Esiste quindi una sentita necessità di nuove opzioni terapeutiche. Gli elevati tassi di risposta osservati supportano il potenziale di KTE-X19 come terapia efficace per le persone affette da linfoma mantellare recidivato o refrattario, con un profilo di sicurezza gestibile”.

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