Cancro della prostata, promuovere la prevenzione del tumore maschile più diffuso

Un semplice dosaggio del PSA (antigene prostatico specifico) e, in caso di valori alterati, una visita dall’urologo potrebbero contribuire a ridurre l’impatto del tumore della prostata. Questo tumore, se diagnosticato precocemente, può essere trattato in maniera efficace con buone probabilità di guarigione. È fondamentale però superare la vergogna, non sottovalutare i fattori di rischio, come l’età e la familiarità, parlarne con la propria compagna e rivolgersi al medico per i controlli.

«I sintomi non vanno mai sottovalutati: difficoltà a urinare, in particolare ad iniziare la minzione, stimolo frequent e ad urinare specie di notte, difficoltà a mantenere un flusso costante (getto debole o intermittente), sensazione di non riuscire a svuotare del tutto la vescica, dolore quando si urina o durante l’eiaculazione, sangue nelle urine o nello sperma. Campanelli d’allarme che possono essere intercettati meglio grazie al supporto della partner» spiega Giario Conti, Direttore Urologia Ospedale S. Anna Como e Segretario SIUrO – Società Italiana di Uro-Oncologia.

I problemi legati alla sfera urologica e sessuale sono spesso fonte di grande imbarazzo per gli uomini e i controlli medici li spaventano. Proprio per non arrivare quando è più complicato trattare il tumore della prostata, è necessario che l’uomo diventi consapevole del proprio corpo, impari a conoscerlo e a coglierne i campanelli d’allarme.

La campagna QUI PRO QUO e il sito internet www.prostataquiproquo.it divulgano contenuti informativi inerenti la prevenzione, i corretti stili di vita, la diagnosi e le terapie del tumore della prostata, con link ai siti delle Società scientifiche e Associazioni pazienti di riferimento per gli approfondimenti.

«Le ragioni per cui abbiamo deciso di supportare la campagna QUI PRO QUO si riassumono in due parole: responsabilità e sensibilità – conclude Giuseppe Maduri, Amministratore Delegato di Astellas Pharma Italia – a volte rischiamo di perdere di vista la responsabilità che abbiamo nei confronti della popolazione e dei pazienti, che vanno aiutati a comprendere come mantenersi in buona salute attraverso la prevenzione. La responsabilità è direttamente legata alla sensibilità. Per un’azienda come Astellas è doveroso promuovere attivamente la prevenzione e occuparsi a tutto campo di salute con interventi che vadano oltre il farmaco».

Total
1
Condivisioni
Articolo Precedente

Nuove terapie mirate contro il tumore al polmone

Articolo Successivo

Rassegna stampa 18 marzo 2021

Articoli correlati