Il vaccino contro la Covid-19 si potrebbe ricevere anche dal dentista

L’Associazione Nazionale Centri Odontoiatrici, che vanta circa 800 centri in Italia e oltre 10mila dipendenti tra odontoiatri e igienisti, e migliaia di addetti impiegati tra personale paramedico e amministrativo  ̶  mette a disposizione i propri ambulatori dentistici e il proprio personale specializzato per la somministrazione dei vaccini anti Covid-19, al fine di dare il proprio supporto alla costruzione di una rete capillare di strutture in grado di rispondere all’emergenza sanitaria in corso.

Ancod ha chiesto al Ministero della Salute di autorizzare i medici odontoiatri a poter svolgere il ruolo di “medico presente” al momento delle vaccinazioni, pronto a intervenire e a coadiuvare il personale sanitario preposto. L’Associazione ha sottolineato come i propri ambulatori permetterebbero di offrire un servizio analogo a quello offerto negli ambulatori dei medici di Medicina Generale, ma con condizioni ambientali più favorevoli per accesso, dimensione e strumentazione disponibile.

“Abbiamo inviato una lettera al Ministero della Salute nella quale abbiamo chiesto al Ministro Speranza di poter contribuire fattivamente alla necessità che emerge da più parti, nel nostro Paese, di trovare strutture e personale medico capaci di soddisfare l’esigenza di somministrazione dei vaccini, una priorità di fronte alla quale è fondamentale che Associazioni come la nostra facciano la propria parte con grande senso di responsabilità”, ha dichiarato il presidente di Ancod Mirko Puccio. “Tutti i centri associati ad Ancod rispettano i rigidi protocolli anti Covid, come da direttive ministeriali, e in ogni struttura abbiamo la possibilità di allestire un luogo dedicato alla vaccinazione con l’assistenza del nostro personale sanitario”.

La capillarità dei nostri ambulatori e la facilità di accesso e di reperibilità delle nostre cliniche può essere di grande supporto in questa fase delicata della vaccinazione: per questo, siamo felici di poter mettere a disposizione le nostre risorse e ci auguriamo di poterlo fare quanto prima”, ha commentato il Direttore generale di Ancod Raffaele Abbattista. “Raccomandiamo una pianificazione e un iter operativo e burocratico che venga gestito a livello nazionale, e non regionale come è stato fatto per il monitoraggio dei contagi, per evitare che si creino differenze territoriali nella somministrazione dei vaccini. Siamo a disposizione del Ministero per lavorare insieme alla costruzione del migliore protocollo possibile”.

Ancod rappresenta le imprese che operano nell’ambito della sanità privata nel settore odontoiatrico (l’8% del totale) ed è nata con l’obiettivo di promuovere elevati standard di prestazioni e garantire l’accesso alle cure anche ai ceti meno abbienti. L’Associazione si pone dunque come un valido e ineludibile interlocutore per le tematiche legate al mondo dell’odontoiatria anche grazie alla presenza, al suo interno, dei principali attori del mercato. Recentemente Ancod ha avviato un processo di coinvolgimento, volto ad includere centri di piccole dimensioni.

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