Una preoccupazione in meno sul Rotavirus: la cura del neonato al rientro a casa, dopo il parto

Si è svolto oggi in diretta Facebook l’incontro digitale “#UNA PREOCCUPAZIONE IN MENO sul Rotavirus: la cura del neonato al rientro a casa, dopo il parto”, per sottolineare l’importanza di prevenire la gastroenterite da Rotavirus con un semplice vaccino anche nel periodo di emergenza sanitaria causata dal Coronavirus. L’evento fa parte della campagna di sensibilizzazione sull’infezione da Rotavirus #unapreoccupazioneinmeno, realizzata da GSK con l’approvazione del Ministero della Salute e il patrocinio della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP)

Per ogni neomamma le preoccupazioni sulla salute del neonato sono all’ordine del giorno. Preoccupazioni che sono cresciute in questi mesi difficili di emergenza, isolamento e quarantena.

«La chiusura di alcuni centri vaccinali, la paura del contagio e l’impossibilità di muoversi durante il lockdown hanno provocato il rinvio di moltissimi appuntamenti vaccinali. L’emergenza COVID-19 ha avuto una seria ripercussione sulle coperture vaccinali dei più piccoli, ridotte in alcune Regioni fino al 4% rispetto allo stesso periodo del 2019. – afferma Vanessa Perone, Pediatra di famiglia della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) – L’emergenza COVID-19 ha fatto scivolare in secondo piano tutte le altre malattie infettive che possono causare sofferenze ai bambini, alcune di queste prevenibili anche con la vaccinazione. Con la fase 2 è di fondamentale importanza un pieno ritorno alla normalità per rispettare le scadenze vaccinali indicate nel Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, compreso il vaccino anti-Rotavirus, tra l’altro co-sommistrabile in un’unica seduta vaccinale con gli altri vaccini del ciclo primario. La FIMP ritiene opportuno mantenere la protezione contro le gastroenteriti da Rotavirus, data la possibile presentazione clinica del COVID 19 con manifestazioni gastroenteriche».

In Italia il Rotavirus colpisce 1 bambino al minuto, 27.000 al mese, per un totale di oltre 400.000 casi ogni anno. Diversamente dalle normali gastroenteriti, l’infezione da Rotavirus provoca diarrea, febbre, vomito e disidratazione che può diventare così grave da richiedere il ricovero in ospedale del bambino al fine di reintegrare i liquidi persi.

«In questo periodo di distanziamento sociale, la diretta Facebook “#UNA PREOCCUPAZIONE IN MENO sul Rotavirus: la cura del neonato al rientro a casa, dopo il parto” ha rappresentato un momento di socialità in rete fra noi mamme -spiega Jolanda Restano co-fondatrice di FattoreMamma-  e, soprattutto, un’occasione di incontro e confronto con gli esperti che ha fornito risposte alle domande più frequenti, alle curiosità e ai dubbi ricorrenti sulla cura del bambino e sulla gestione della gastroenterite da Rotavirus arrivate dalle mamme che hanno seguito l’incontro.»

Vanessa Perone, pediatra di famiglia, e Giulia Lora, educatrice perinatale specializzata in post-parto e rientro a casa, hanno dialogato con le tre mamme-influencer, Sara Aiello (Trend à Porter), Laura Latino (Just 4 Mom) e Ilaria di Vaio (Crumbs of Life), diventate per un giorno portavoce delle loro community per una corretta informazione scientifica sul Rotavirus. Un’infezione che colpisce quasi tutti i bambini sotto i 5 anni, con conseguenze emotive ed economiche anche per i genitori.

«Il ritorno a casa dopo il parto è un momento di grande gioia che solleva, però, anche alcune preoccupazioni nelle mamme -afferma l’educatrice perinatale Giulia Lora- Il primo bagnetto, il cambio pannolino e la giusta posizione per la nanna sono gli argomenti che hanno suscitato maggior interesse durante al diretta. Incontri come questo, seppur virtuali, sono momenti di confronto molto utili per le mamme. Grazie a pratici e utili consigli le mamme possono affrontare con serenità i primi giorni a casa con il proprio figlio.»

È possibile rivedere la registrazione dell’appuntamento sulla pagina Facebook di FattoreMamma e sul sito della campagna, costantemente aggiornato con nuovi contenuti e informazioni.

Parlare con il proprio pediatra e sapere cosa fare per prevenire l’infezione da Rotavirus permette ai neogenitori di avere una preoccupazione in meno nei primi anni di vita del bambino!

«Prevenire è la parola chiave, come abbiamo imparato in questi mesi – prosegue Vanessa Perone – e lo stesso vale per il Rotavirus. L’igiene e la pulizia non sono purtroppo sufficienti per evitare la gastroenterite da Rotavirus. Confrontandosi con noi pediatri, i genitori potranno capire l’importanza del vaccino come unica alternativa ad inutili sofferenze del proprio figlio».

Una semplice somministrazione per bocca, che alleggerisce la vita familiare, offrendo una protezione importante contro il Rotavirus. Incluso nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e previsto dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, il vaccino anti-Rotavirus è fortemente raccomandato ed è stato inserito nel Calendario Vaccinale dal Ministero della Salute in offerta attiva e gratuita a tutti i nuovi nati a partire dal 2018. Il vaccino anti-Rotavirus è somministrato insieme ad altri vaccini monovalenti o combinati, in due o tre dosi a seconda dei casi, a partire dalla 6a settimana di vita, rispettivamente entro la 24a o la 32a settimana.

La campagna #unapreoccupazioneinmeno, nata a maggio 2019, prosegue così il suo cammino e accompagna il “ritorno alla normalità” delle famiglie. Una normalità che prevede la vaccinazione anti-Rotavirus, un appuntamento a cui non si può mancare e a cui, oggi più che mai, va prestata la massima attenzione.

Total
1
Condivisioni
Articolo Precedente

Fare Tai Chi solleva il morale alle persone con malattie cardiache

Articolo Successivo

HIV: partecipa alla sfida online per trovare soluzioni innovative

Articoli correlati