Quali sono i segni che dopo una caduta possono far sospettare un trauma cranico nel bambino? Se ne è parlato durante il Simposio internazionale “Pediatric traumatic brain injury”, organizzato in questi giorni a Bergamo. I traumi cranici sono una delle più importanti e frequenti cause di disabilità nelle persone giovani. Per questo, oltre alle cure specialistiche e tempestive, è molto importante la riabilitazione successiva. Il simposio è stato promosso da Fondazione Internazionale Menarini, FROM-Fondazione per la ricerca Ospedale di Bergamo e dall’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
L’ospedale Papa Giovanni XXIII dal 2012 è un centro per il trauma pediatrico, inserito nei sistemi integrati per l’assistenza al trauma maggiore. Dal 2013 al 2018, su circa 100 mila accessi annui al pronto soccorso, 25 mila sono stati pediatrici, di cui 8.128 pazienti con trauma, per il 61% maschi, con età media di 5 anni e mezzo. Per 728 di loro è stato attivato il trauma team, che in 285 casi ha riscontrato un trauma cranico isolato o associato ad altri. Sono bambini sotto l’anno che hanno subito traumi domestici per una caduta dal seggiolone, dalle braccia del genitore o dalle scale. Mentre, crescendo, le cause principali sono incidenti in bicicletta, stradali, cadute durante attività sportive o gite.
Nel video:
- Ezio BONANOMI
Responsabile Anestesia e Rianimazione pediatrica Ospedale di Bergamo- Francesco BIROLI
Responsabile area neuroscienze FROM-Fondazione per la Ricerca Ospedale di Bergamo- Tiziano BARBUI
Direttore scientifico FROM-Fondazione per la Ricerca Ospedale di Bergamo