Malattia di Crohn: tutti al cinema

Parte dal Lazio, con il patrocinio della Regione, la campagna di sensibilizzazione “Aspettando Crohn. L’Agenda Impossibile” patrocinata dalle associazioni pazienti A.M.I.C.I. Onlus e A.M.I.C.I. Lazio e dalla società scientifica IG-IBD (Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Diseases), e promossa da Janssen Italia. Obiettivo della campagna, la sensibilizzazione e l’informazione dell’opinione pubblica sulla malattia di Crohn e sulla complessità della condizione delle persone che ne soffrono attraverso la proiezione nelle sale cinematografiche del Lazio, con la collaborazione di UNICI (Unione Cinema), di un cortometraggio realizzato dal trio comico romano The Pills.
«Il nome scelto per questa campagna non è casuale – spiega Salvo Leone, Direttore Generale AMICI Onlus. I pazienti passano la loro vita aspettando la prossima visita, la ricomparsa dei sintomi, la disponibilità dei nuovi farmaci, la scoperta di una cura. La malattia di Crohn ha un forte impatto sulla vita quotidiana dei pazienti e delle loro famiglie anche dal punto di vista economico. L’impatto economico e sociale determinato da queste patologie e dal trattamento ad esse associato risulta oneroso non solo per il paziente ma anche per la società. Per questo è importante che tutti la conoscano e comprendano il peso che ha su chi ne è colpito».
In Italia, la malattia di Crohn colpisce circa 100.000 persone. Secondo il portale Stato di salute della popolazione residente nella Regione Lazio, riguarda oltre 5.500 laziali. «Questa è una malattia infiammatoria cronica che colpisce il tratto gastrointestinale – dice Alessandro Armuzzi, Segretario Nazionale IG-IBD, Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Disease. Seppur sia ancora sconosciuta la causa scatenante, sono coinvolti più fattori, tra i quali la predisposizione genetica, fattori ambientali, immunologici e il microbiota. La diagnosi avviene per lo più in età giovanile, tra i 20 e i 30 anni. I sintomi sono vari e dipendono dal tratto intestinale colpito, tra questi ci sono dolori addominali, perdita di peso, diarrea frequente e prolungata, fatica, perdita di appetito o febbre. Questa variabilità nelle manifestazioni porta spesso a ritardi nella diagnosi, con conseguenti complicanze nel decorso della malattia, che, se non trattata correttamente, può portare a invalidità e, frequentemente, a interventi chirurgici».

Nel video:

  • Alessandro Armuzzi
    Gastroenterologo – Segretario Nazionale IG-IBD
  • Massimo Scaccabarozzi
    Presidente e Amministratore Delegato di Janssen Italia
  • Salvo Leone
    Direttore Generale AMICI Onlus
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