Assegnato il Premio Rita Levi Montalcini

«La ricerca? Un amore a prima vista. Come ogni amore vero, ti restituisce molto di più di quello che le dai». Lo afferma Veronica De Rosa, ricercatrice cui AISM e FISM hanno conferito il Premio Rita Levi Montalcini 2018.

Quest’anno il Premio ha una emozione “speciale” perché cade nella celebrazione dei suoi 50 anni e in occasione della Giornata Mondiale della SM e sotto migliori auspici istituzionali: Veronica De Rosa ha preso parte alla delegazione dei ricercatori FISM nell’incontro con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presso il Quirinale.

Nel conferire il premio è stato sottolineato che: “AISM crede che anche la dottoressa De Rosa continuerà a lungo a offrire un significativo valore aggiunto alla ricerca sulla sclerosi multipla grazie al suo eccezionale lavoro nel campo dell’immunologia”. Veronica De Rosa è una dei 409 ricercatori finanziati da FISM il 76% dei quali continua anche a distanza di anni a fare ricerca sulla sclerosi multipla.

Laureata a pieni voti nel 2002 in Scienze Biotecnologiche, ha conseguito nel 2008 il Dottorato in Oncologia ed Endocrinologia Molecolare presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Dal 2002 fa ricerca sulle interazioni tra sistema immunitario, metabolismo e infiammazione, sia in condizioni fisiologiche che in corso di malattie autoimmunitarie, come la Sclerosi Multipla ed il Diabete di tipo 1.
Autore di 48 articoli scientifici, 11 firmati come primo nome, 4 firmati come ultimo nome, oggi Veronica De Rosa è leader di un gruppo di ricerca e lavora presso l’Istituto di Endocrinologia e Oncologia Sperimentale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IEOS-CNR) di Napoli, diretto dal Prof. Mario De Felice.

La carica innovativa della sua ricerca sta nell’avere aperto, serratura dopo serratura, le ‘porte’ del sistema immunitario e del metabolismo delle singole cellule, fino a comprendere sempre più da vicino i meccanismi intracellulari che sottostanno alla sclerosi multipla: «Oggi le persone giovani che ricevono la diagnosi di sclerosi multipla possono guardare con ottimismo al futuro – assicura -, nonostante e oltre la loro malattia. Da una parte, la rapidità della diagnosi e le terapie sempre più numerose consentono di fare passi da gigante nel migliorare la qualità della vita. Dall’altra parte
stiamo raggiungendo sempre più da vicino la comprensione dei meccanismi molecolari che agiscono nella SM. Comprendere un meccanismo che non funziona a livello molecolare è la chiave per poterlo correggere. Correggere il difetto per cui un individuo sviluppa una malattia autoimmunitaria come la SM significa agire sul suo sistema immunitario. Ci stiamo provando. E ci stiamo avvicinando alla possibilità di riuscirci».

Nel video:

  • Veronica DE ROSA
    Istituto di Endocrinologia e Oncologia sperimentale CNR di Napoli
  • Mario Alberto BATTAGLIA
    Presidente Fondazione Italiana Sclerosi Multipla
  • Angela MARTINO
    Presidente Nazionale AISM-Associazione Italiana Sclerosi Multipla
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clipSALUTE il Tg di domenica 1 luglio 2018

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