Prevenire la Sindrome dell’occhio secco

Al via la seconda edizione della Campagna Nazionale di Prevenzione e Diagnosi dell’Occhio Secco, quest’anno dedicata all’universo femminile.
Per tutto il mese di maggio, le équipe di specialisti dei 14 Centri aderenti distribuiti su tutto il territorio nazionale saranno a disposizione della popolazione femminile per offrire screening gratuiti.
La Campagna è promossa dal Centro Italiano Occhio Secco di Milano (CIOS) – diretto dal dottor Lucio Buratto e prima struttura italiana di eccellenza nella cura di questa patologia – con la collaborazione dell’Università dell’Insubria di Varese, il patrocinio richiesto del Ministero della Salute, e il patrocinio di Regione Lombardia e della SOI Società Oftalmologica Italiana.
Le visite, prenotabili esclusivamente sul sito www.centroitalianoocchiosecco.it, saranno riservate esclusivamente alle donne che, soprattutto nelle delicate fasi di menopausa e gravidanza, possono incorrere in importanti problemi di secchezza oculare.
Le città in cui sarà possibile sottoporsi agli screening gratuiti sono: Milano, Torino, Cuneo, Padova, Varese e Rapallo per il Nord Italia, Arezzo, Roma e Napoli per il Centro, Catania e Lecce per il Sud e le Isole.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la Sindrome dell’Occhio Secco tra i più ignorati e sottovalutati disturbi della società moderna. Le statistiche epidemiologiche rilevano che ne soffre il 90% della popolazione femminile over 45, a fronte di un 25% di uomini over 50. Si tratta di una patologia in grado di limitare la vita sociale e professionale di chi ne è colpito.
Scoperta nel 1950 da Andrew De Roetth, solo nel 1995 la Commissione Internazionale del National Eye Institute l’ha definita come quell’insieme di sintomi causati dall’alterazione del film lacrimale, una sottile pellicola dalla composizione complessa ricca di numerose sostanze nutritive e protettive.
I disturbi più comuni sono: bruciore e prurito insistente, lacrimazione irregolare, scatenata soprattutto da agenti atmosferici o ambientali, necessità di strofinarsi continuamente gli occhi, presenza di secrezioni.
Oggi, grazie alla ricerca scientifica, il medico oculista può diagnosticare in maniera precisa e veloce le alterazioni del film lacrimale, disponendo di strumenti diagnostici d’avanguardia in grado di individuare in maniera personalizzata per ciascun paziente la terapia più appropriata.

Nel video:

  • Lucio BURATTO
    Direttore scientifico Centro Italiano Occhio Secco
  • Claudio AZZOLINI
    Docente di Oftalmologia – Università dell’Insubri Varese
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