Parte la campagna “Il piatto forte”

In vista della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi che si celebra in tutto il mondo il 20 ottobre, la Fondazione Italiana Ricerca sulle Malattie dell’Osso (FIRMO) in partnership con Amgen presenta ‘Il Piatto Forte’, una campagna che ha l’obiettivo di accrescere l’informazione su questa patologia silenziosa e sottodiagnosticata nonché sensibilizzare la popolazione sulle fratture da fragilità, che oggi possono essere evitate attraverso un’alimentazione corretta, un’attività fisica regolare e un trattamento farmacologico tempestivo, con adeguata aderenza alla terapia da parte dei pazienti.
Se non trattata, l’osteoporosi rende le tue ossa fragili come la porcellana” è il claim della campagna, che nel mese di ottobre animerà le piazze di alcuni capoluoghi italiani con eventi di due giorni che vedranno la presenza di un gazebo e un camper. Diverse le attività che coinvolgeranno la popolazione: informazione gestita da medici specialisti, valutazione della salute delle ossa con la carta del rischio per l’osteoporosi, misurazione (con ultrasonografo) della densità minerale ossea.
Dopo i 70 anni, una donna europea su due andrà incontro a una frattura ossea legata all’osteoporosi. Il 66% delle donne ed il 50% degli uomini sono colpiti da osteoporosi e osteopenia (condizione in cui la massa ossea è ridotta rispetto alla normalità che spesso precede l’osteoporosi e che espone ad un maggior rischio di frattura). Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, a causa dell’osteoporosi in tutto il mondo ogni 3 secondi si verifica una frattura di femore, polso o vertebra. La frattura del femore, principale conseguenza della patologia, comporta una mortalità del 5% e del 20% nel mese e nell’anno successivi. Circa il 30% dei pazienti fratturati va incontro a una disabilità permanente, il 40% perde la capacità di camminare autonomamente, l’80% ha bisogno di supporto nelle attività quotidiane.
Oggi l’osteoporosi può essere trattata efficacemente con un’adeguata prevenzione basata su terapie non farmacologiche, che hanno l’obiettivo di compensare le carenze di calcio e di vitamina D nell’alimentazione, e attraverso terapie farmacologiche in grado di ridurre il rischio di fratture. È importante inoltre evitare la sedentarietà e mantenersi attivi con una regolare e costante attività fisica, che aiuta a mantenere una buona massa muscolare e migliora l’equilibrio prevenendo le cadute.
I farmaci disponibili agiscono inibendo le cellule che distruggono l’osso oppure attivando le cellule responsabili della formazione di osso. Alcuni farmaci agiscono combinando le due azioni. I farmaci di nuova generazione hanno mostrato un’elevata efficacia, con una riduzione del rischio di fratture da fragilità nei pazienti fratturati che va dal 30 al 70% a seconda del farmaco usato.

Nel video:

  • Maria Luisa BRANDI
    Presidente Fondazione Italiana Ricerca sulle Malattie dell’Osso
  • Giuseppe SESSA
    Presidente Società Italiana Ortopedia e Traumatologia
  • Beatrice LORENZIN
    Ministra della Salute
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