Gli aborti ricorrenti potrebbero essere evitati con il progesterone

Gli aborti ricorrenti sono una condizione clinica che si verifica quando una donna ha due o più gravidanze fallite entro le prime 4-6 settimane di gestazione.

Secondo l’American Society for Reproductive Medicine (ASRM), tra il 15-25 per cento di tutte le gravidanze sono interrotte da aborti ricorrenti.

Una nuova ricerca della Yale School of Medicine di New Haven, Stati Uniti, in collaborazione con la University of Illinois a Chicago, ha esaminato il ruolo del progesterone per aiutare le madri a portare a termine una gravidanza con successo. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista internazionale della ASRM, Fertility & Sterility.

Nei test, il team ha esaminato un marcatore molecolare per l’endometrio chiamato nCyclinE. Delle 116 donne coinvolte nello studio, 59 avevano alti livelli di nCyclinE e 57 avevano livelli normali. Le donne con alti livelli di nCyclinE sono state trattate con progesterone naturale micronizzato, somministrato per via vaginale, mentre quelle con livelli normali hanno costituito il gruppo di controllo.

I risultati sono stati promettenti. Nel gruppo che ha ricevuto il trattamento, il tasso di successo di gravidanza è migliorato in modo significativo.

Prima di ricevere il trattamento, il gruppo ha avuto un tasso di successo del 6 per cento, percentuale che è salita al 69 per cento dopo la somministrazione del progesterone.

Nel complesso, il tasso di successo della gravidanza è stato anche più alto tra le donne che sono state trattate con progesterone, rispetto al gruppo di controllo.

Le donne che hanno assunto il progesterone hanno avuto un tasso di successo di gravidanza 68 per cento, rispetto al 51 per cento del gruppo di controllo.

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