Una terapia per i tumori neuroendocrini

Il sistema neuroendocrino è costituito da cellule che hanno le caratteristiche tipiche sia delle cellule endocrine, che producono gli ormoni, sia di quelle nervose. Le cellule neuroendocrine sono presenti praticamente in tutto l’organismo e nei diversi organi svolgono funzioni specifiche, come per esempio regolare il flusso dell’aria nei polmoni o la velocità del cibo nel tratto gastrointestinale o il rilascio dei succhi digestivi nell’intestino.
I tumori che colpiscono il sistema neuroendocrino sono tumori rari, la cui incidenza nella popolazione generale è in progressivo incremento. Ciò è dovuto essenzialmente al miglioramento delle tecniche diagnostiche e in generale a una maggiore conoscenza della malattia.

Per quanto riguarda le terapie, il lanreotide è stato approvato con una nuova indicazione per il trattamento dei tumori neuroendocrini gastroenteropancreatici di grado 1 e di un sottogruppo di grado 2.
I dati provenienti evidenziano che il lanreotide migliora la sopravvivenza libera da progressione e riduce in modo statisticamente significativo il rischio di progressione del tumore.
Lanreotide è un analogo della somatostatina, un ormone fisiologicamente presente nel corpo umano, con effetti di inibizione della produzione della somatotropina (GH) e di altri peptidi a livello gastrointestinale. Il farmaco lega il recettore della somatostatina ed ha la stessa attività dell’ormone endogeno, ma ha una maggiore affinità di legame per i recettori specifici, una più lunga emivita ed una durata d’azione più prolungata nel tempo.

Nel video:

  • Massimo Falconi
    Direttore Chirurgia del Pancreas Ospedale San Raffaele di Milano
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